Genitori due volte, è un viaggio in sei capitoli che parte da “quel giorno, quell’ora e quell’istante” in cui tutto è cambiato, il momento della rivelazione dell’omosessualità di un figlio o di una figlia ai genitori.
Il film è stato visto e commentato dal gruppo del giovedi (corso di psicoterapia della coppia e della famiglia). I commenti sono stati elaborati da Paola Gelpi e Claudia Carcano.
- Tema della separazione: per i genitori apprendere di avere un figlio/a omosessuale significa subire un taglio netto. Alcuni descrivono il momento della rivelazione con queste parole: “è come se mi avessero detto: tuo figlio èmorto, si è schiantato in motorino”. Le domande più frequenti: chi sono gli omosessuali? Cosa fanno? Cosa abbiamo sbagliato? I figli diventano degli sconosciuti;
- I sentimenti descritti sono: rabbia, confusione, paura di perdere i figli, repulsione, preoccupazione per il giudizio degli altri,vergogna, senso di colpa;
- Nuova identità: di fronte a tanti interrogativi e al senso di perdita che accompagna questa scoperta, sembra che i genitori siano costretti a revisionare non solo l’immagine del figlio, ma anche la propria. Devono affrontare una situazione ignota e cercare di colmare una distanza che prima non c’era;
- C’è la tendenza all’ipernormalità: è come se “dirlo ai quattro venti” potesse in qualche modo sedare tutte le preoccupazioni e le angosce legate all’omosessualità. Qualcuno sottolinea: “non è ostentare, è sopravvivenza”. Significa “avere un posto, essere riconoscibili, visibili, presenti”. Nuovamente il tema della necessità di assumere una nuova identità, un nuovo ruolo: “quando riconosci che tuo figlio non è quello che tu conosci, sei tu genitore che devi ripartire…lui rimane lo stesso, è il mio percorso che viene interrotto e riparte come genitore”;
- Utilizzo del diniego da parte dei genitori che nonostante segnali che a posteriori riconoscono affrontano il problema solo nel momento in cui il figlio si dichiara omosessuale;
- In alcuni casi necessità di coinvolgere i nonni, i genitori sentono il bisogno che anche i propri genitori accettino l’omosessualità del figlio;
- Vivere l’omosessualità come determinata da fattori costituzionali o casuali sembra essere meno destabilizzante per i genitori sollevandoli da sensi di colpa;
I Dvd sono anche disponibili presso la sede Agedo di Milano in via Bezzecca 4 i giovedì pomeriggio, presso le altre sedi dell’Associazione e presso il CIG Arcigay in via Bezzecca 3, Milano. Inoltre alcune librerie li tengono per conto di Agedo info@duevoltegenitori.com